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Il progetto “I pensieri lunghi. Berlinguer tra passato e presente”, presentato in occasione del centenario della nascita di Enrico Berlinguer nel 2022 e che ha intercettato anche il quarantennale della sua scomparsa, l’11 giugno 1984, si è posto l’obiettivo di promuovere e valorizzare i “pensieri lunghi” di Enrico Berlinguer, la sua idea di convivenza sociale e politica, partendo da questa per analizzare i fenomeni sociali, politici e culturali della società contemporanea in un rapporto tra passato e presente in cui il passato diventa la lente per leggere il presente.

Berlinguer auspicava ad una vera e propria “rivoluzione copernicana nella concezione della politica”, promuovendo una maggiore inclusione dei giovani, delle donne e di tutti quei soggetti emarginati rimasti finora esclusi dal processo storico democratico. La sua idea era quella di costruire un sistema politico democratico a partire dal basso, attraverso la valorizzazione della cittadinanza attiva e la promozione di un pensiero critico universalmente distribuito. Secondo Berlinguer, infatti, non vi sarebbe un solo e unico “modello democratico”, bensì molteplici, in quanto “le forme di democrazia sono necessariamente varie”. A tenere insieme differenti modi di intendere e concepire il funzionamento dei regimi democratici vi sarebbero, infine, alcuni valori universali, individuati da Berlinguer nelle “esigenze di libertà, di partecipazione, di indipendenza di organizzazione sindacale e così via”.

Il progetto, che la Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci ha realizzato con il sostegno della Struttura di Missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si è per questo proposto di promuovere cinque ricerche su cinque parole che rientrano nella definizione di Berlinguer stesso di Pensieri Lunghi, ovvero quelle idee destinate a durare e a svilupparsi nel tempo per sostenere e promuovere la crescita civile e democratica del Paese: Partecipazione dal basso, Pace, Dialogo, Europa, Rivoluzione delle donne.

Con l’esigenza di superare il solo intento celebrativo e di ritrovare nel pensiero di Berlinguer gli strumenti per interpretare i temi cruciali della realtà contemporanea, del “presente”, il progetto è stato ed è rivolto alle giovani generazioni, con il primo obiettivo di affrontare i temi dell’attualità sociale, culturale, politica mediante la realizzazione di discussioni a partire da domande sulle sfide politiche contemporanee derivate dai temi di riflessione affrontati da Berlinguer.

L’attività di ricerca è stata infatti realizzata da cinque studiose/i individuati tramite una call rivolta a under 35 lanciata in collaborazione con enti che condividano le finalità del progetto e che possiedano un interesse rispetto alle tematiche oggetto della proposta progettuale: Arci di Torino, dell’Associazione dei sardi in Torino Antonio Gramsci e dell’Associazione Europa Aperta e con la collaborazione del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e di Culture Politica e Società dell’Università degli studi di Torino.

Le riflessioni delle ricercatrici Bianca Cicciotosto, Alice Fraglica, Marta Serra, Annalisa Vitale e del ricercatore Prospero Mazza sono state poi la leva per attivare tavoli di discussione utili appunto all’attualizzazione di quei concetti chiave, cui hanno partecipato altre e altri giovani provenienti dal mondo dell’associazionismo e dell’attivismo, arricchendo l’intero percorso che si trova adesso raccolto nella pubblicazione “I pensieri lunghi. Berlinguer tra passato e presente” a cura di Morsi Editore, le cui illustrazioni  – realizzate da Stefano Regazzo e accompagnate dalle parole dello stesso Enrico Berlinguer – colorano le vetrice del Circolo Arci “A. Banfo” e raccontato nel podcast omonimo dedicato al progetto e contenente cinque episodi, uno per ciascun tema di approfondimento, sviluppato dalla rielaborazione dei paper prodotti nella prima fase, con gli elaborati di restituzione delle discussioni dei tavoli, unitamente a risorse archivistiche e librarie della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci realizzato da Andrea Aimar ed Emanuele Monterotti, con la produzione di Gabriele Beretta.

 

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