Casa Gramsci

Casa Gramsci è una camera ad angolo affacciata sulle strade della città. Una finestra che guarda il crocevia, il viavai metropolitano. Una metratura densa per ricordare la figura di Antonio Gramsci, che in quel Palazzo ha vissuto negli anni giovanili, prima come studente all’Università di Via Po, poi come giornalista e politico.

Immaginato come uno spazio ad uso sociale, Casa Gramsci viene offerto alla città come un’opportunità in più per rivivere il pensiero gramsciano, riscoprirlo, rileggerlo, attraverso l’arte contemporanea e grazie alla collaborazione con Lunetta 11.

Il primo appuntamento inaugurale a cura di Nh Collection Torino Piazza Carlina, la nostra Fondazione e Lunetta 11 è stata l’apertura pubblica dell’opera site-specific CASA GRAMSCI realizzata dall’artista cileno Alfredo Jaar.

L’opera è un omaggio a uno dei grandi pensatori italiani del Novecento e concepita per questo angolo di strada, Via San Massimo e Via Maria Vittoria: è una stanza rossa: pavimento, soffitto, pareti ci riportano a quel colore che fu tanto importante per Gramsci. Un grande tavolo nero al centro della stanza accoglie una selezione di libri e riviste provenienti dalla nostra biblioteca; è uno spazio evocativo in cui i libri che sono stati i suoi migliori compagni diventano i voluti protagonisti. Sul muro di fondo un neon sempre acceso si snoda illuminando il nome di Antonio Gramsci. È un luogo per lo scambio di idee.

“E’ uno spazio di pensiero, pieno di libri. Antonio Gramsci trascorse gran parte della sua vita in prigione e i libri furono il suo unico contatto con il mondo. La sua visione del mondo era chiara, precisa, profonda e illuminante, anche dal buio della sua cella. Un neon nella finestra chiede poeticamente al pensatore di tornare dalla sua tomba. È un tentativo disperato di riportare la sua visione e la sua voce al nostro presente, ai nostri tempi bui”.  [Alfredo Jaar]

Casa Gramsci ospita tutto l’anno e secondo una programmazione definita, progetti estemporanei di giovani artisti italiani in collaborazione con curatori e gallerie ponendosi sempre di più come un luogo aperto e di scambio culturale.